Oramai siamo a Luglio e la voglia di andare in vacanza c’è come la voglia di mangiare uno dei must dell’estate: la frittura di pesce.
Avete affittato una casa al mare, e visti i tempi particolari che corrono, preferite mangiare in casa?! Bene, occorre solo che vi allungate sul lungo mare in cerca dei pescatori che, a fine della loro giornata, hanno delle fantastiche e traboccanti casse di pesce fresco; Acquistatelo ed iniziate a preparare la vostra deliziosa frittura di pesce!
Innanzitutto qualche consiglio per ottenere una perfetta frittura di pesce:
QUALE PESCE USARE?
Questo sta a vostro gusto! Si possono utilizzare triglie, sardine, baccalà, alici, pesciolini… ma se volete fare qualcosa di semplice basteranno dei calamari e dei gamberoni (entrambe facilissimi da pulire!). Naturalmente il pesce deve essere freschissimo perciò rivolgetevi direttamente al pescatore di ritorno dal mare oppure alla pescherie migliore della città!
QUALE FARINA?
Personalmente preferisco usare la farina di semola che non soffoca il sapore del pesce. In alternativa si può usare sia la farina 00 (che però appesantirà la frittura) o la farina di riso (alternativa per i celiaci). Cercate comunque di usare solo un tipo di farina (non ai mix), in modo da non creare una crosta troppo spessa attorno al pesce che altrimenti non si cuocerà bene.
QUALE OLIO?
Al contrario di quello di dicono: vietato l’olio d’oliva! L’olio ideale per friggere (in generale) è l’olio di arachide o in alternativa l’olio di girasole, che raggiungono punti di fumo alti.
INGREDIENTI PER 3 PERSONE:
- 600 gr di calamari
- 400 gr di gamberoni
- 1 lt olio di arachidi o girasole
- Q.b farina di semola
- Q.b sale
PULIZIA DEL PESCE:
- Come prima cosa pulite i calamari: Sciacquateli sotto l’acqua fredda e con le mani staccate delicatamente la testa dal mantello e riponetela da parte;
- Nel mantello, con le dita, cercate la penna di cartilagine trasparente e toglietela;
- Togliete anche le interiora e sciacquate ancora il mantello sotto acqua fredda;
- Ora tagliate il mantello ad anelli di circa 4 cm e girateli su se stessi, in modo che la parte scura rimanga all’interno (c’è chi toglie quella pellicola scura, ma non è necessario);
- Riprendete la testa che abbiamo staccato prima ed eliminate le viscere che vi sono attaccate;
- Aprire i tentacoli, fate pressione sulla testa in modo che il dente centrale (al centro dell’attaccatura dei tentacoli) salti via;
- Sciacquate anche i tentacoli sotto l’acqua;
- Riponete tutti i pezzi in un colino, in modo che si scolino per bene;
- Ora prendete i gamberoni e sciacquateli sotto l’acqua corrente;
- Staccate la testa dal corpo assieme al carapace (il guscio);
- Infine con l’aiuto di un coltellino togliete l’intestino (incidete il dorso del gamberone e tirato il filo delicatamente);
- Sciacquate il gamberone e riponetelo insieme ai calamari a scolare.
INFARINATURA & FRITTURA:
- Asciugate, con della carta assorbente, il pesce in modo che non sia troppo bagnato;
- In una teglia piuttosto larga ponete la farina di semola e tuffatevi, pochi alla volta, i calamari facendo attenzione a passare per bene gli anelli, sia dentro che fuori;
- Ora, in una pentola di ferro larga e alta (in alternativa va bene anche in alluminio) versatevi tutto l’olio per friggere ed accendete la fiamma a fuoco basso (così non si brucerà);
- Intanto che l’olio si scalda infarinate anche i gamberoni;
- Quando l’olio avrà raggiunto la temperatura (se avete un termometro da cucina la temperatura dovrà essere attorno ai 180 gradi mentre se non lo avete basterà immergete una pallina di farina ed acqua e vedere se frigge);
- Iniziate a friggere i calamari (partendo dai tentacoli) per circa 3/4 minuti, non di più. Insomma, devono diventare dorati;
- Una volta dorati scolateli ed adagiateli su di un piatto ricoperto di carta assorbente;
- Finiti i calamari friggete anche i gamberoni, per massimo 2 minuti;
- Infine, quando avrete finito di friggere, salate la vostra frittura e trasferitela su di un piatto di portata con delle fettine di limone.
CONSIGLI:
- Mi raccomando: se disponete del termometro da cucina la temperatura dell’olio non deve superare i 190° gradi;
- Mano a mano che friggete regolate la fiamma sotto la pentola (quando immergete i pesci l’olio si abbasserà di temperatura allora voi alzate la fiamma ma abbassatela non appena l’olio riprende il bollore);
- Salate la frittura solo alla fine; Non salate la farina perché rilascerà acqua ed otterrete una frittura molle e gommosa;